Imparare parole nuove è come arricchire il tuo zaino da viaggiatore culturale: non sai mai quando potranno tornarti utili, ma quando lo fanno… wow! L’arricchimento del tuo vocabolario in una lingua L2 è il modo migliore per coniugare fluency ed efficacia espressiva e permetterti di muoverti con disinvoltura in qualsiasi contesto di utilizzo, dal parlato alla lettura. E a proposito di lettura, oggi parliamo di una parola inglese dal sapore letterario, sofisticata e… stratificata. Si tratta di un verbo che forse non hai mai sentitoto: to simper. Potrebbe bastarti lo sguardo di un collega in ufficio o un sorriso strategico di un cliente per pensarci: “Ah, ecco un perfetto esempio di simpering in azione!”.
Ecco, ci risiamo: i tuoi collaboratori in azienda stanno diventando un nuovo paradigma per l’apprendimento (vedi articolo precedente). Tanto meglio, un motivo in più per andare al lavoro di buon umore.
Pronto a imparare un nuovo termine d’effetto? Mettitelo in tasca: potrebbe rivelarsi prezioso (ed elegante) in diversi contesti.
To simper: significato del termine
To simper è un verbo che descrive un sorriso o un modo di parlare, affettato, ingannevolmente dolce o sdolcinato, al limite dello sciocco, e generalmente percepito come forzato o poco sincero. Come sostantivo (a simper) indica un sorrisetto studiato, e finto, decisamente non spontaneo.
È quel tipo di sorriso troppo carino, a dispetto della situazione o percepito come eccesivamente costruito – non proprio “dolce” nel senso genuino, ma più smieloso, a tratti irritante.
Etimologia del termine
Secondo Etymonline, le origini di simper vanno fatte risalire al XVI secolo, intorno agli anni 1560; si tratta con tutta probabilità di un termine di origine germanica: a seconda delle fonti, potrebbe derivare da una radice scandinava (come il danese dialettale semper, “affettato, timido, pudico”) oppure dal medio-olandese zimperlijk, con significato simile. L’uso nominale (simper = sorrisetto sciocco e affettato) è stato attestato intorno al 1590, come derivazione diretta del verbo.
Uso pratico del termine simper e contesti di applicazione
To simper non è né una parola di tendenza, né un termine di base, ma è possibile incontrarlo in contesti letterari o teatrali, o nei testi critici o descrittivi quando si rende necessario rendere particolari sfumature di comportamento. Non è una parola da chat quotidiana, insomma, ma può essere usato per conferire un tocco di ironia raffinata. Ecco alcuni esempi pratici sul suo utilizzo, sia come verbo, come sostantivo, o come aggettivo, nella forma simpering.
Come verbo:
She simpered at the compliment. → Sorrise in modo affettato al complimento.
Come sostantivo:
He gave her a simper that was more awkward than charming. → Le rivolse un sorrisetto che pareva più impacciato che affascinante.
Come aggettivo (participio presente):
- a simpering smile → un sorriso affettato
- a simpering person → una persona affettata
Insomma, come moltissimi verbi e sostantivi inglesi di origine germanica o scandinava, simper si adatta un po’ a ogni tipo di frase e per descrivere una persona, un comportamento, un gesto o un modo di dire o di fare affettato, costruito e/o ben poco spontaneo.
Ecco qualche altra frase per fissare meglio to simper nel tuo vocabolario:
He kept simpering and smirking while talking to the boss.
→ Continuava a sorridere in modo artificioso e compiaciuto mentre parlava con il capo.
She simpered that she had gone to all this trouble for a reason.
→ Disse con un sorriso affettato che si era data tutta questa pena per una ragione.
Fonte: Merriam-Webster
Curiosità…e un piccolo aiuto per associare la parola a un tipo ben preciso di comportamento
Sei un fan di Harry Potter?Sapeviche J. K. Rowling usa spesso questo termine per riferirsi a uno dei suoi personaggi più malvagi (aparte Voldemort, s’intende)?
“I’m sure I must have misunderstood you, Professor Dumbledore,” she said with a simper that left her big, round eyes as cold as ever.
J. K. Rowling, Harry Potter and The Order of The Phoenix, The Hearing (Chapter 8), p. 147
“Thank you, Headmaster,” Professor Umbridge simpered, “for those kind words of welcome.”
J. K. Rowling, Harry Potter and The Order of The Phoenix, The Sorting Hat’s New Song (Chapter 11), p. 211
“Well, actually, Minerva,” simpered Umbridge, “I think you’ll find that what I think does count. Now, where is it? Cornelius just sent it. . . . I mean,” she gave a little false laugh as she rummaged in her handbag, “the Minister just sent it. . . . Ah yes . . .”
J. K. Rowling, Harry Potter and The Order of The Phoenix, The Lion and the Serpent (Chapter 19), p. 415
“Oh no, thank you very much,” said Umbridge, with that simpering laugh Harry hated so much. “I just wondered whether I could make the teensiest interruption, Minerva?”
…(same page, continued)
“Oh, no need, thank you, Minerva,” simpered Professor Umbridge, who had just coughed her loudest yet.
J. K. Rowling, Harry Potter and The Order of The Phoenix, Career Advice (Chapter 29), p. 663
Professor Umbridge stood up. She was so short that this did not make a great deal of difference, but her fussy, simpering demeanor had given place to a hard fury that made her broad, flabby face look oddly sinister.
J. K. Rowling, Harry Potter and The Order of The Phoenix, Career Advice (Chapter 29), p. 665
TI ricordi di che personaggio stiamo parlando? Ecco un piccolo aiuto…

Considerazioni Finali
Ecco fatto: hai aggiunto “to simper” al tuo repertorio linguistico — un verbo che, se usato con saggezza, può sintetizzare con ironia atmosfere, atteggiamenti e comportamenti difficili da tradurre con una sola parola. Perfetto per testi scritti, descrizioni brillanti o per cogliere in pochi tratti chi sta sfoggiando un sorriso più studiato del necessario.
Sfida del giorno: prova a individuare una situazione simpering — potrebbe essere un collega che risponde sempre “veramente, sei troppo gentile” con uno sguardo studiato… e poi raccontacelo nei commenti del blog!
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